Postignano, frazione del Comune di Sellano in Valnerina (Umbria), e’ un borgo medioevale sorto tra il IX e il XIII secolo. Denominato anche “Castello di Postignano” è caratterizzato da un impianto triangolare nel cui vertice a monte è situata una torre esagonale, dalla quale si dipartivano le mura perimetrali.
Il Castello fu a lungo conteso tra Foligno e Spoleto e nel 1492 prese parte alla guerra tra guelfi e ghibellini.
Grazie ad una fiorente economia basata su agricoltura ed artigianato visse un periodo di splendore tra il XIV e il XV secolo, ma già a partire dal XVI secolo la popolazione cominciò a diminuire.
A causa del cedimento del terreno il borgo fu dichiarato inagibile nel 1963 e abbandonato.
Successivamente, con i terremoti del 1979 e del 1980 anche gli ultimi abitanti lo abbandonarono.
Un primo tentativo di recupero del paese iniziò nel 1996, grazie all’interessamento dell’architetto Gaetano Matacena, interrotto però dal terremoto del 1997 che devastò l’Umbria e fece crollare la torre del paese e svariate altre case. Grazie a questo crollo fu possibile rinvenire nella chiesa un affresco del ‘400. La storia di questo ritrovamento è narrata in un articolo apparso sul Messaggero on-line del 27 marzo 1998. L’articolo non è più raggiungibile ma si può leggere in questa copia salvata: Articolo_Messaggero
Nel luglio 2007 fu ripresa l’attività di recupero degli edifici e di restauro degli affreschi, con il contributo della Regione Umbria e il sostegno dell’Amministrazione comunale di Sellano che si è conclusa nel 2014.
Nel paese è adesso presente anche un ristorante, un albergo di lusso e un centro benessere.
Da qualche anno nel paese si tiene una manifestazione culturale-folcloristica dal titolo “Un castello all’orizzonte”
Nel 1979 il fotografo e architetto americano Norman Carver Junior pubblicò il libro Italian Hilltowns sui borghi abbandonati in Italia dedicandogli la copertina del libro.
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