“La genesi, lo sviluppo ed il tramonto della prima periferia produttiva romana sono descritti in questa pubblicazione nel corso di quattro fondamentali momenti storici della città: gli ultimi anni della Roma papalina, gli anni dell’Unità, la Giunta Nathan ed il periodo tra le due guerre. All’interno di questo ampio raggio storico, la ricerca si è estesa ad alcuni siti limitrofi al quartiere Ostiense, come Testaccio, Trastevere, il lido di Ostia e alle aree del Circo Massimo”
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L’acqua motore dell’industria di Sergio Dotto
L’autore è riuscito a ripercorrere in maniera integrale i paesaggi che caratterizzano il fiume Nera, focalizzando l’attenzione su tutti quei segni e quelle testimonianze che sono stati lasciati dall’uomo. In pratica, l’obiettivo è stato quello di capire come sia stata sfruttata la forza della natura per il progresso industriale e tecnologico, cercando di diffondere il benessere.Queste testimonianze sono dei veri e propri monumenti per Terni, ormai integrati perfettamente nel paesaggio, esempi di archeologia industriale di notevole spessore. Insomma, questo libro non è altro che la storia cittadina degli ultimi centocinquanta anni, oltre che del legame del capoluogo con l’acqua, visto che il territorio in questione ne è ricco
Centro studi politici e sociali Franco Maria Malfatti – 2011 pag 317
Le cattedrali dell’industria. L’archeologia industriale in Toscana di Claudia Massi, Francesco Gurrieri, Valerio Tesi
Il volume è una monografia dedicata al panorama industriale toscano, costituito da tutti quegli edifici (fabbriche, fornaci, officine meccaniche, acciaierie) che hanno fatto la storia dell’industria e che testimoniano le varie identità socio-culturali della Toscana del lavoro.
Con l’ausilio di un ricco apparato fotografico a colori, vengono accuratamente descritti i più rappresentativi di questi edifici, dagli opifici pratesi alle officine meccaniche di Firenze e Pistoia, dalle acciaierie di Piombino alle cartiere della Valdinievole, dalle fornaci dell’Impruneta alle miniere di mercurio dell’Amiata, manufatti di grande valore architettonico, edifici di rilievo civile di siffatta importanza da meritare a pieno titolo l’appellativo di ‘cattedrali’.
Polistampa – 2001 pag 306
Archeologia industriale e territorio a Terni / Siri, Collestatte, Papigno di Gianni Bovini, Michele Giorgini, Renato Covino
Questo volume, della serie dedicata all’archeologia industriale e pertinente al territorio di Terni, propone tre schede catalografiche relative ad altrettanti impianti elettrochimici, accomunati da un processo di deindustrializzazione che pone urgenti problemi di conservazione ed eventuale riuso. La catalogazione costituisce infatti un fondamentale supporto conoscitivo per un’opportuna correlazione tra le esigenze di tutela e gli interventi urbanistici, che devono essere compatibili con la salvaguardia di un patrimonio di notevole valore storico e culturale.
Electa Editori Umbri Associati – 1991 – cm 20,5×28 – pag. 285
Lo Zuccherificio di Foligno di Fazio Bartocci, Maria Grazia Fioriti, Renato Corvino
Questo volume della serie archeologico-industriale è dedicato a uno di quei siti industriali che, avendo assunto notevole rilievo nel contesto ambientale ed economico del territorio, pongono il problema della salvaguardia e di una più opportuna correlazione tra soluzioni urbanistiche, esigenze di tutela e possibile riuso. Dopo una breve introduzione sulle manifatture cittadine di Foligno, lo zuccherificio è analizzato e presentato mediante una scheda di catalogazione appositamente elaborata per il censimento dei monumenti di archeologia industriale presenti in Umbria.
Electa Editori Umbri Associati – 1988 – cm 20,5×28 – pag. 157
Un modello cartografico per l’archeologia industriale di Giampaolo Grillo, Gianni Bovini, Maria Grazia Fioriti, Michele Giorgini, Renato Corvino
Primo di una serie di volumi della collana dedicati all’archeologia industriale, questo libro illustra un modello di scheda da utilizzare per la catalogazione delle testimonianze industriali della regione. Tale scheda intende proporre un criterio catalografico in grado di garantire una lettura il più possibile “globale” dei siti, finalizzata alla successiva adozione di provvedimenti urbanistici volti alla loro salvaguardia e alle eventuali possibilità di riuso.
Electa Editori Umbri Associati – 1987 – cm 20,5×28 – pag. 61
L’archeologia industriale nel Lazio di Marina Natoli (a cura di)
a cura di Marina Natoli
Fratelli Palombi Editori (1999)
Pagine 287 – cm 25 x 28
Storia e planimetrie di un centinaio di siti industriali suddivisi per provincia. La maggior parte sono ormai scomparsi, ridotti a macerie o, raramente, recuperati.