La Videocolor di Anagni (FR) è stata la più grande fabbrica italiana di cinescopi (tubi catodici). Lo stabilimento venne aperto nel 1968 ad opera di Arnaldo Piccinini, già patron e fondatore della Voxson.
L’azienda nasce come Ergon S.p.A. ed è il più grande stabilimento industriale della provincia di Frosinone sino a quando la FIAT non apre la fabbrica di Piedimonte San Germano. All’interno dei 70.000 metri quadrati dell’impianto c’è, oltre alla linea di produzione, anche una centrale di co-generazione elettrica e un depuratore delle acque.
Il nome Videocolor viene adottato nel 1971 quando subentra nella proprietà la francese Thompson. Nel 1987 il fatturato arriva a superare i 400 miliardi di lire.
Negli anni ’90 l’azienda raggiunge il massimo sviluppo arrivando ad impiegare 2500 operai e producendo quattro milioni di cinescopi l’anno, anche per i marchi Saba e Telefunken.
Nel 2005 la Thompson cede la proprietà alla Videocon della famiglia indiana Dhoot e la società cambia nuovamente nome, diventando VDC Technologies S.p.A. In questa cessione la Thompson lascia in dote agli acquirenti un tersoretto di 180 milioni cui si aggiungono fondi stanziati da Stato e Regione per il rilancio del sito industriale e la riconversione per la produzione di schermi al plasma e condizionatori. Sono almeno 36 i milioni stanziati dallo Stato e 11 dalla Regione.
I nuovi proprietari fanno arrivare da Taiwan un’intera linea di produzione per schermi al plasma, che all’epoca sembravano il futuro e che sarebbero divenuti presto, invece, obsoleti in favore degli LCD. Tale linea non sarà mai montata e rimarrà abbandonata in una serie di containers all’interno dello stabilimento. Da notizie di stampa e da un’interpellanza di Antonio Di Pietro del 2008 si apprende che la famiglia Dhoot avesse già in passato adottato lo stesso schema in occasione dell’acquisto della Necchi di Pavia: acquisto dell’azienda in crisi, promessa di rilancio con grandi investimenti, ricezione di aiuti economici pubblici, fallimento e chiusura del sito produttivo.
Nel 2009 la produzione cessa definitivamente e i dipendenti sono messi in cassa integrazione.
Nel 2012 l’azienda viene dichiarata ufficialmente fallita.
Galleria fotografica
Riferimenti in rete
- Videocolor di Anagni (Wikipedia)
- Il gruppo Videocon (Wikipedia)
- Un approfondimento sull’acquisizione da parte della famiglia Dhoot
- Storia della Necchi di Pavia (Wikipedia)
- Il gruppo Dhoot
Bibliografia
- Cattive acque: storie dalla Valle del Sacco di Carlo Ruggiero (ISBN 9788898715039)
- Mani bucate di Marco Cobianchi (ISBN 9788861902022)